Fantasmi al Muro Torto
Gianmaria mi chiede se esista ancora un cimitero dalle parti del viale del Muro Torto o se, invece sia stato inglobato da Villa Borghele.
E' detto "Murotorto" il medievale Murus Ruptus, costruito come contenimento dei giardini degli Acili ed inserito appositamente nella cerchia delle Mura Aureliane.
Ad esso è legata la leggenda sull'apostolo Pietro riportata dal Fulvio: - dicono che Pietro apostolo prese difesa del detto luogo et per ogni volta che la città fu assediata da i Barbari, o che altra violenza di nemici pervenne al detto luogo, egli la difese. La qual cosa tenuta per miracolo, niuno di poi ha mai avuto ardire di racconciare o di rifare la detta parte del muro, ma si è rimasta et rimane così spiccato, come scrisse Procopio nella Guerra Gotica, et chamasi hoggi il muro inchinato -.
Il tratto di muro che corre da piazzale Flaminio a via Veneto fu anche chiamato Muro Malo perchè vi venivano sepolti i defunti impenitenti e le prostitute che non si erano pentite prima di morire in quanto, a quelle che si erano sposate o si erano ravvedute, erano concessi funerali religiosi.
Oltre queste mura, dunque, furono sepolti Targhini e Montanari, decapitati nel 1825 e si narra che ogni notte i fantasmi dei due personaggi vaghino sotto le mura con la propria testa in mano dando i numeri da giocare al Lotto ai pochi coraggiosi che sostengano il loro sguardo.
Il luogo veniva anche indicato come sepolcro di Nerone tanto che veniva indicato sulle cartine come Sepulcrum Neronis alias Muro Torto. Anche il fantasma di Nerone dovrebbe aggirarsi da quelle parti!
In quanto all'esistenza tutt'oggi di un cimitero in quei pressi, in realtà non dovrebbe esservi mai stato, inteso come luogo di sepoltura riconosciuto dalla Chiesa, in quanto per quelli che commettevano determinati crimini, non era contemplata la sepoltura in terra consacrata ma unicamente al di fuori delle mura cittadine. Si può intuire che i sepolti fuori dalla cinta cittadina furono senz'altro molti ma le loro spoglie riposano in un'area estremamente ampia.
La leggenda riportata nell'introduzione alle pagine sulle leggende, quindi, nasce soprattutto dal fatto che sotto il muro torto passa una strada particolarmente tortuosa che ne segue fedelmente il perimetro al contrario di altre strade che, pur costeggiando le mura, seguono percorsi meno accidentati. Le caratteristiche della strada ne fanno un luogo ideale per incidenti e panne agli automezzi ed in questo modo la leggenda si perpetua.
Non escluderei, in fine, che scavando dalle parti di Villa Borghese non si possano trovare dei resti umani. Si deve infatti ricordare che soprattutto in passato, le costruzioni si poggiavano spesso su strutture preesistenti delle quali sfruttavano le fondamenta o le mura (si veda ad esempio in piazza S. Giovanni Laterano quella casa che utilizza una parte del vecchio acquedotto romano).
Michele Rossanigo
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