Non si può dire di conoscere a fondo una città se non la si è conosciuta anche a tavola.
La cultura di un popolo si misura, infatti, anche attraverso i cibi che si cucinano, gli ingredienti che si usano - indicativi dei prodotti alimentari locali - , e le pietanze che si presentano il cui gusto è indicativo del carattere di chi cucina.
Nel viaggio attraverso i costumi del popolo di Roma non poteva mancare, allora, la sezione dedicata ai cibi. La Città ha sempre mostrato una certa propensione verso la cura della propria cucina e di tutto il contorno che rende piacevole un pasto, dalla preparazione della tavola alla degna conclusione con frutta e dolci a volontà per finire con la rituale "pennichella".
Roma presenta, poi, un alto numero di locali caratteristici, taverne, osteria e ristoranti per soddisfare i capricci di qualsiasi avventore. Si può spaziare dai caratteristici locali di Trastevere - sempre più incalzati, purtroppo, da moderne ed omologate pizzerie e birrerie - alle caratteristiche trattorie "fuori porta" il cui gestore, al termine del pasto, immancabilmente e con discrezione, proponeva all'avventore la camera al piano superiore per una "pennica". Usanze che si perdono.... Ancora attuale è il ricettario che è giunto fino a noi tramandato di madre in figlia ed al quale, spesso inconsapevolmente, facciamo riferimento in cucina per creare i nostri piatti.
ATTENZIONE : questa sezione non vuole essere un completo ricettario di cucina ma solo fornire un menu minimo di piatti curiosi e dai sapori caratteristici per i palati più attenti.
Chi volesse ulteriori delucidazioni potrà andare a curiosare tra i titoli dei ricettari consultati che sono stati inseriti tra le fonti.
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