MASCHERE ROMANESCHE

Cassandrino

L'origine della maschera è perlomeno discussa in quanto se ne contendono l'invenzione la Toscana con Siena ed il Lazio con Roma.
Per ciò che è possibile appurare, probabilmente, il primo Cassandro ebbe sicuramente un'origine senese tanto che sembra fosse utilizzata fin dal '500 da una congrega di comici detta i Rozzi.
A Roma, però, divenne molto più famoso Cassandrino che a partire dal XIX secolo fu considerata maschera romana.
Il carattere di Cassandrino ne fa un bravo padre di famiglia, in origine nobile poi sempre più borghese per meglio rappresentare le persone comuni, credulone, facile da raggirare da parte delle figlie o di chi fosse interessato al suo patrimonio, beffato in amore.
La maschera lo vede con voce nasale, copricapo tricorno, parrucca incipriata, giubba a coda di rondine, pantaloni chiari e scarpe con fibbia.
Negli anni anche il carattere si è modificato per rappresentare sempre più il "sentire" popolare che ne fece portavoce delle recriminazioni e delle lamentele nei confronti del potere soprattutto papale.
Dalle commedie che lo rappresentano sono divenute note le espressioni:
«Com'è che a Roma tutti gli asini vanno avanti e tu vuoi andare indietro?» prendendosela con il suo asino che non voleva camminare ma in realtà riferendosi al malgoverno clericale;
«Chi porta la veste ha sempre le gambe storte» ovvero chi porta la tonaca (i prelati) ha sempre qualcosa da nascondere;
«Solo Preti Qui Regneno» nuova definizione di S.P.Q.R..
Il successo di questa maschera è dovuto anche al periodo in cui Pio VII aveva vietato le rappresentazioni teatrali ed i testi delle opere risultavano quindi pesantemente censurate.
Il controllo della polizia pontificia era stretto e si racconta che per rappresentare opere più ardite le compagnie fossero costrette ad ubriacare lo "sbirro" addetto al controllo sui testi e che alla fine di ogni rappresentezione gli attori fossero spesso costretti a saldare ogni pendenza come se fosse l'ultima rappresentazione della commedia.
La popolarità della maschera lo fece apparire più volte sui numeri delle pubblicazioni satiriche della Capitale.
Se si vanno a rileggere i testi sul Rugantino , sul Casandrino in dialetto romanesco e infine sul Rugantino-Casandrino tra il 1848 ed il 1897 si potrà notare quanto i problemi di un tempo, denunciati dalla maschera, fossero uguali a quelli attuali: sporcizzia, traffico, malgoverno e tasse.

Roma: Maschere Romanesche - Cassandrino

  1. Cassandrino (Cassandro)
  2. Don Pasquale
  3. Rugantino
  4. Meo Patacca
  5. Il Generale Mannaggia La Rocca
  6. Le maschere minori

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