Il suo nome completo è Don Pasquale de'Bisognosi ma egli odia questo cognome particolarmente plebeo per un nobile come lui.
La maschera rappresenta, infatti, un partizio celibe e all'antica, facoltoso e sciocco. E' simile a Pantalone ma il suo carattere è meno burbero; si concede alcune debolezze nel vestire e nell'incipriarsi ma non riesce a salvarsi dai lazzi e dalle beffe dei camerieri e delle varie servette che lo circondano.
Il suo desiderio maggiore è quello di risposarsi e come si può immaginare questa voglia lo coinvolge sempre in situazioni da cui esce puntualmente "scornato".
Tra le commedie più rappresentate si ricorda: Il tutore tiranno , L'anticamera di Don Pasquale , La disgraziata luna di miele del sor Pasquale .
La maschera è rappresentata con una parrucca grigia incipriata e profumata, veste ricca e palandrana, brache al ginocchio e calzature lucide con fibbia.
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